Mi sembra di
essere diventata una presentatrice …!
Quest’oggi
osserveremo Nina affrontare le sue prime prove alchemiche, insomma, finalmente
la vediamo all’opera!
Siamo
arrivati ad un punto della storia dove ormai tutte le informazioni di base sono
state date. E’ il momento quindi di far iniziare seriamente l’avventura di
Nina.
Immaginate di
accendere un computer. A meno che il vostro non abbia diverse impostazioni, cosa
si fa per prima? Si immette una password.
Ecco, a Nina
serve innanzitutto una password per entrare nel mondo magico che la aspetta, il
codice d’accesso a tutto il sapere alchemico di Xorax e del nonno: l’alfabeto della Sesta Luna.
Ricordate il
Quaderno Nero? È pieno di simboli strani e incomprensibili; ovviamente lettere
di Xorax. Nina arriva a questa preziosa informazione ancora una volta
consultando un libro di Birian Birov, che fornisce una vera e propria
traduzione dei caratteri scritti anche sull’ultima pagina del Quaderno Nero. Vicino
ai caratteri in questione, Birov aggiunge la frase “Volare per vivere”.
A parte il
profondo significato che questa frase può avere (di certo potrete immaginare
anche come la stessa Nina ci si ritrovi), la protagonista capisce che gli
strani simboli che ha davanti sono delle lettere. Le serve quindi l’intero
alfabeto di Xorax, indispensabile per andare avanti.
Il Systema
Magicum Universi le dice come ottenerlo, ma non come farebbe una persona
normale, no. Quando Nina gli chiede come avere l’alfabeto di Xorax, il Libro
inizia a recitare una vera e propria formula alchemica, una sorta di pozione! L’alfabeto
di Xorax è quindi il risultato di un
esperimento che Nina deve compiere e portare a buon termine.
E secondo
voi la piccola Nina coglierà la sfida? Ma mi pare ovvio! J
Convinta più
che mai e pienamente consapevole della missione che le è stata affidata, Nina
segue alla lettera le istruzioni del Libro Parlante, con una precisione e un
rigore degni di uno scienziato. Dopotutto il professor José le aveva già
insegnato le tre regole fondamentali per fare le pozioni: << Concentrarsi e pensare all’obiettivo da
raggiungere, non tremare maneggiando gli elementi alchemici, seguire
rigorosamente la composizione della pozione rispettando i tempi. >>
È interessante
come ritorni anche qui la questione della scienza. Già il laboratorio di Misha
ha quel non so che di scientifico; anche il procedimento per fare magie e
pozioni è stato pensato nei minimi dettagli, con vero e proprio approccio scientifico. I tempi di
preparazione sono indicati con estrema precisione con ore, minuti e secondi, l’ordine
delle fasi del procedimento va rispettato, senza alcun timore e mantenendo una
concentrazione costante.
Nina ottiene
infine un risultato eccellente e su un foglio di carta appaiono le lettere di
Xorax, pronte per essere utilizzate. È indispensabile non fallire, quando Nina
o i suoi amici affrontano una prova alchemica. L’Alchimia della Luce non
ammette errori.
Quella per
avere l’alfabeto della Sesta Luna non è l’unica prova alchemica che Nina
affronta nel quarto capitolo del libro. Stavolta la sfida se la impone da sola
e decide di creare una pozione: quella per l’Amicizia
Duratura.
Coscienziosa,
prudente, matura e dalle idee chiare come normalmente non potrebbe mai esserlo
una bambina di dieci anni (ma quando mai il personaggio principale di una
storia fantasy non ha qualcosa di speciale già di suo?), Nina capisce di aver
trovato sì degli alleati (i suoi nuovi quattro amici), ma sa anche di avere una
responsabilità troppo grande e troppo importante, perciò ha bisogno di
sicurezza. Le preme avere la più completa fiducia in Cesco, Dodo, Fiore e Roxy;
deve essere certa al 100% che non la
tradiranno mai e che saranno sempre dalla sua parte.
Questo è lo
scopo della formula per l’Amicizia Duratura, una pozione che i quattro
ragazzini dovranno bere prima di conoscere l’esistenza di Xorax e tutto il
resto. I suoi ingredienti non sono lasciati al caso e ognuno di essi riflette
una particolare qualità, dalla libertà delle parole alla loro sincerità e
fedeltà. Con una bella formula magica (rigorosamente in rima), la pozione
assume il proprio potere magico ed è pronta.
La prova che
Nina impone ai suoi nuovi amici ha buon fine e finalmente può condividere con
loro la missione di salvataggio della Sesta Luna. Ad accompagnare la pozione e
a sancire il legame della banda, un prezioso rubino portafortuna che i
ragazzini porteranno sempre con sé.
Prima di
concludere il commento di oggi, vorrei fermarmi un attimino su un tema
particolare e insolito: il Tempo.
In questa
saga il tempo assume un’importanza praticamente vitale, un significato che
possiamo riscontrare anche nella vita di tutti i giorni e di questo devo
proprio congratularmi con Moony, perché non molti prima di lei devono aver
parlato di questo argomento.
Esiste una
frase, attaccata ad una parete del laboratorio di Misha, proprio sopra l’orologio
con i quattro quadranti, che riassume il concetto di Tempo illustrato in tutta
l’opera: << Il Tempo serve, ma non
esiste. >>
Pensateci. Il
tempo non esiste ed è vero, perché in fondo è una concezione creata dall’uomo per risolvere questioni di altra
natura. E’ uno strumento per misurare lo scorrere degli eventi e quando non serve,
ahimè, scompare. Nina stessa se ne accorge quando arriva perennemente in
ritardo al pranzo o alla cena preparata dalla cara tata Ljuba: intenta a
lavorare nel laboratorio, Nina dimentica tutto il resto e si concentra solo sulle
proprie magie e quando il tempo alchemico non le serve più, si accorge che è
volato. Per questo, spesso la piccola Nina salta persino i pasti (cosa che le
sconsiglierei, viste le avventure che deve affrontare, ma puntualmente recupera
con le mille prelibatezze che solo la buona Meringa sa cucinare).
Il Tempo non
esiste, eppure serve per tante cose:
normalmente per raccontare storie ed eventi passati, ma qui soprattutto per
creare le pozioni alchemiche che servono a Nina per andare avanti. In queste
occasioni il Tempo è necessario a tal punto da essere ricordato sempre con
precisione estrema. Persino più avanti, un importante concetto temporale come “Sempre” apparirà spesso con la lettera
maiuscola, ma di questo potremo parlare meglio tra qualche pagina del
commentone.
*
Sono
soddisfatta degli argomenti di cui ho parlato quest’oggi, per cui vi do
appuntamento alla prossima pagina del blog, dedicata ai nemici di Nina e ai
primi contatti che la protagonista ha con essi.
Vi ringrazio
ancora una volta per l’attenzione! :*